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Durante l’ultima edizione della GenoOA week, una intera sessione, organizzata da ISTI, è stata dedicata a questo tipo di tecnologie, abilitanti per la raccolta, la gestione e lo scambio dei dati, ma anche per la collaborazione e la condivisione di dati e risultati

La ricerca scientifica è un sistema complesso basato, sempre più, sulla possibilità di raccogliere e scambiarsi con facilità e affidabilità informazioni, conoscenze, dati. In questo contesto, le infrastrutture di ricerca sono elementi cruciali per lo sviluppo scientifico e tecnologico, in quanto forniscono le risorse necessarie non solo per la raccolta, l'analisi e la condivisione dei dati, ma anche per abilitare la collaborazione tra i ricercatori e una varietà di servizi essenziali, quali l’accesso stesso ai dati, le possibilità di analisi, portabilità e federazione in sistemi di larga scala.

Alle infrastrutture di ricerca per l’Open Science, considerate uno dei pilastri fondamentali nella Raccomandazione dell’UNESCO per la Scienza Aperta, è stata dedicata una intera sessione all’interno della GenOA Week, l’evento nazionale da anni organizzato in occasione della settimana internazionale dedicata all’Open Access. 

La sessione, organizzata da ISTI e tenutasi il 7 Novembre 2024 presso la sede del CNR di Genova, mirava a esplorare il contributo delle infrastrutture di ricerca all’implementazione di pratiche per la scienza aperta, promuovendo inclusività, trasparenza e riproducibilità. Nel corso degli interventi è emerso il ruolo di primo piano del CNR nel realizzare e mantenere infrastrutture di ricerca di diverso tipo, da quelle orizzontali, che offrono servizi a comunità di ricerca in discipline diverse, a quelle tematiche. Tra infrastrutture di ricerca orizzontali vanno citate per esempio D4Science (ISTI) e OpenAIRE (in cui ISTI è uno dei maggiori partner tecnici). Mentre tra quelle tematiche ci sono IPERION HS, E-RIHS, e H2IOSC, dedicate al patrimonio culturale, ETIP geothermal per la geotermia, ITINERIS per le scienze ambientali, RISIS, per gli studi su politiche per lo sviluppo e l’innovazione. O ancora FOSSR per le scienze sociali e JERICO, EMSO, e ICOS per le scienze marine. 

Gli interventi hanno evidenziato come le competenze e i servizi di CNR-ISTI siano stati riutilizzati con successo per fornire alle comunità una varietà di strumenti digitali per la scienza aperta. Questo approccio non solo valorizza i risultati concreti della ricerca del CNR nell'ambito dell'Open Science, ma migliora anche la sostenibilità delle infrastrutture, specie per quelle che non possono seguire il percorso ESFRI, il forum europeo specifico per le infrastrutture di ricerca di alto livello in Europa. 

Anche qui vale la pena citare alcuni esempi. L’infrastruttura D4Science fornisce a IPERION HS, ITINERIS, FOSSR e RAISE strumenti per la ricerca collaborativa e ambienti virtuali di ricerca tematici che garantiscono la riproducibilità dei risultati e la trasparenza dei processi digitali applicati per la loro produzione.

Tra i servizi di OpenAIRE utilizzati da infrastrutture di ricerca quali IPERION HS, ETIP geothermal, RISIS e DARIAH ci sono: il repository Zenodo, usato per la pubblicazione FAIR dei risultati di ricerca; il servizio OpenAIRE CONNECT, per facilitare il discovery dei prodotti della ricerca e promuovere buone pratiche all’interno della comunità; e OpenAIRE MONITOR per monitorare l’adozione delle pratiche della scienza aperta e l’impatto dell’infrastruttura stessa nel panorama scientifico. 

Nel corso degli interventi, i rappresentanti delle infrastrutture tematiche hanno sottolineato l'importanza dei programmi di transnational access (TNA) per garantire accesso libero alle infrastrutture fisiche quali gli osservatori marini, non solo ai ricercatori ma anche alle imprese, stimolando l’innovazione. 

Altrettanto condivisa è risultata la necessità di coinvolgere le comunità di ricerca nella realizzazione delle infrastrutture attraverso processi di co-creazione, personalizzazione dei servizi, e collaborazione su temi di ricerca innovativi, inter e multidisciplinari. Questi temi possono infatti richiedere una evoluzione delle infrastrutture di ricerca, sia tematiche che orizzontali, per poter essere affrontati in modo efficiente ed efficace.

Si ringraziano tutti i relatori intervenuti alla sessione in rappresentanza delle loro infrastrutture di ricerca.